Fino a venerdì 29 novembre, potrai scaricare su Amazon il mio secondo libro dal titolo “Il coraggio”.
Clicca sull’icona sotto per procedere al download gratuito.
Romanzi da non perdere per i lettori accaniti
Fino a venerdì 29 novembre, potrai scaricare su Amazon il mio secondo libro dal titolo “Il coraggio”.
Clicca sull’icona sotto per procedere al download gratuito.
Estratto dal mio libro “L’incertezza”
22 Maggio 2002
L’amore è amore, a prescindere dalle forme che noi esseri umani in modo forzoso cerchiamo di attribuirgli. Ma esso è come un fiume che scorre là in fondo inesorabilmente da quando esiste l’uomo; un fiume all’interno del quale nuotano tranquille tutte le anime mentre noi quassù siamo intenti a rovinarne l’aspetto
imbruttendolo tra mille se, ma e perché. Quanto stai per leggere è un atto d’amore sebbene, ne sono consapevole, non è la forma di amore che tu avresti desiderato;
ma ricorda quello che ho scritto pocanzi: l’amore è amore, punto e basta.
Mi hai detto che fuggire è da codardi ma a volte la fuga è un atto di estremo coraggio se fatto con la consapevolezza di voler cambiare completamente vita guardando avanti e non con la speranza di risistemare il passato volgendosi indietro.
Si può fare Lucia e ti spiego come, l’unica cosa che ti chiedo è di farti meno domande possibile..
C’è un appartamento che ti aspetta a Peschiera del Garda: per l’affitto non ti preoccupare è già tutto fatto: ricordi? Nessuna domanda.
Scendendo dal treno, imbocca il viale antistante la stazione: in fondo, sulla sinistra, la banca che fa angolo.
Lì c’è una cassetta di sicurezza intestata a tuo nome: dentro troverai le chiavi dell’appartamento, un po’ di contanti per le spese correnti.
Siamo quello che siamo Lucia anche se cerchiamo di nasconderci dietro mille maschere… siamo quello che siamo….e la coerenza verso noi stessi in primis e
poi verso gli altri, prima o poi deve prendere il sopravvento e farci uscire allo scoperto e questo vale anche per te: sennò dimmi un po’ tu che senso ha la vita.
Un abbraccio
P
Nel febbraio del 1963 Henry Miller si stabilì a Pacific Palisades, vicino Los Angeles, nella sua casa di 444 Ocampo Drive dove trascorse la sua vecchiaia. Testimone preziosa del suo ultimo periodo di vita fu Barbara Kraft, scrittrice, giornalista del Time, collaboratrice del Washington Post, di People, USA Today e titolare del Barbara Kraft Communications and Public Relations che nel […]
via A cena con Henry Miller. Barbara Kraft racconta — LUOGHI D’AUTORE
Caro lettore e scrittore,
Oggi desidero vedere insieme a te un paio di elementi da cui non possiamo prescindere se vogliamo creare un personaggio che regga all’interno della storia che stai costruendo.
Quando costruisci il profilo di un personaggio devi seguire due dimensioni:
L’incrocio delle due dimensioni sopra descritte in breve è in grado di mantenere alto quello che io definisco il tiro nella mente del lettore, cioè quel desiderio di continuare a leggere, parola dopo parola, fino a vedere la parola FINE dell’ultima pagina.
Buona domenica amico mio
Giacomo
Ciao a tutti,
sento sempre più spesso dire in giro che scrivere significa avere una buona storia da raccontare. Sicuramente senza una storia che possa interessare ad un pubblico più o meno ampio, i nostri sforzi in qualità di scrittori che desiderano aprirsi al mondo lasciando qualcosa ai presenti e ai posteri sarebbero del tutto vani.
Perché parliamoci chiaro: chi va raccontando in giro che scrive solo per appagare un suo desiderio interiore sta mentendo a sé stesso.
Ma avere una buona storia non basta e soprattutto non è garanzia di successo: una buona storia raccontata con uno stile che non è in grado di generare nel lettore delle emozioni tali per cui il lettore stesso sia invogliato a proseguire pagina dopo pagina fino a leggere la parola “FINE”, rimane una bella idea senza alcun pubblico.
In giro, di persone che hanno delle storie con contenuti interessanti ce ne sono parecchie: basta entrare nel vissuto quotidiano di ognuno di noi e drizzando le antenne si possono scorgere decine e decine di storie lì pronte per essere portate alla ribalta del grande pubblico. Il punto è che rendere appetibili per il grande pubblico queste storie non è affare per tutti; ed ecco che entra in gioco il “come” o “how to” come dicono nel mondo anglosassone, queste storie vengono raccontate, cioè la capacità di amalgamare i personaggi con il loro vissuto, le introspezioni degli stessi, le descrizioni, i dialoghi al fine di creare un intreccio che susciti emozioni nel lettore il quale immedesimandosi completamente nella trama e nel vissuto dei personaggi prova le stesse sensazioni che provano loro in una folle corsa che ha un solo obiettivo: arrivare all’ultima pagina.
Scrivere quindi al di là di tutto significa suscitare emozioni e chi lo fa deve essere in grado di generarle nel lettore senza nominarle tra le parole del libro.
Si perché l’emozione è come la sensualità: nel momento in cui se ne parla svanisce il suo effetto.
Quindi se ti approcci alla scrittura consapevole di avere una buona storia, costruisci l’intreccio in modo tale da provare tu stesso, intanto che scrivi la storia, le emozioni che sicuramente il tuo pubblico proverà. Se ti emozioni scrivendo ci sarà un’altissima probabilità là fuori che qualcuno si emozioni leggendo ciò che hai scritto.